Guðmundur Gunnarsson e Magnús Davíð Norðdahl c. Islanda, Nn. 24159/22, 25751/22, Corte EDU (Terza Sezione), 16 aprile 2024

Reclami elettorali e violazione della CEDU in merito alle elezioni politiche in Islanda

Art. 3, Prot. 1 CEDU
Art. 13 CEDU

1. Guðmundur Gunnarsson e Magnús Davíð Norðdahl, candidati non eletti alle elezioni parlamentari islandesi del 2021, hanno contestato il risultato nella circoscrizione nord-occidentale, dove un riconteggio aveva modificato l'assegnazione dei seggi. I ricorrenti hanno lamentato l’assenza di una base giuridica per il riconteggio, l’inadeguata conservazione delle schede, la mancata trasparenza della procedura e variazioni inspiegabili nei voti. La commissione elettorale ha individuato alcune irregolarità, in particolare ha evidenziato la mancata sorveglianza delle schede tra i due conteggi intervenuti; tuttavia, non ha assunto una posizione unitaria su una risoluzione e non ha formulato raccomandazioni specifiche. La commissione per le credenziali ha presentato all’Althingi (Parlamento) tre proposte discordanti. Il Parlamento ha infine votato per confermare tutti i 63 membri eletti, respingendo nuove elezioni.

2. La Corte EDU ha ritenuto che vi fossero irregolarità effettive nel processo elettorale e che il riconteggio fosse privo di sufficienti garanzie di trasparenza. Ha osservato l’assenza di norme che assicurassero l’imparzialità dei membri del Parlamento nel decidere sui ricorsi, con potenziali conflitti di interesse. Inoltre, ha rilevato che il potere decisionale dell’Althingi era troppo ampio e non sufficientemente regolato dalla legge, configurando pertanto una violazione dell’articolo 3 del Protocollo n. 1. Pur riconoscendo che la procedura era stata formale e partecipata, ha giudicato inadeguate le garanzie di imparzialità e certezza giuridica. Di conseguenza, ha rilevato anche una violazione dell’articolo 13 della Convenzione, per la mancanza di un ricorso interno effettivo.